image-523

Tel.​ 3925912166

        3427750028

       

image-523

PER ULTERIORI INFORMAZIONI CONTATTACI:

info@rabdomantesicilia.it


facebook
instagram
youtube
phone
whatsapp
Geobiologia - Rabdomante

Copyright 2021 © RABDOMANTESICILIA Right Reserved.

sito web realizzato da Happy boom - www.boomwebagency.it

Geobiologia

L’essere vivente vive in un immenso campo elettromagnetico, che è il risultato di scambi permanenti tra terra e il cosmo, e quindi riceve continuamente le armonie o disarmonie dell’universo.

Ormai da molti anni studi particolari di ricercatori quali Jean Picard, George Prat hanno dimostrato che esistono molte zone geografiche dove la frequenza di malattie gravi è presente più del normale.

 

Per George Lakhovsky le radiazioni cosmiche che solcano l’etere sono in parte captate attraverso il suolo, e la loro penetrazione e il loro assorbimento secondo lui modifica il campo elettromagnetico alla superficie del suolo, il quale rimetterà un altro irraggiamento per riflessione.

 

L’irraggiamento tellurico sarebbe fra l’altro un irraggiamento di neutroni, che si spiegherebbe come una radiazione termica della terra non dovuta a una perdita di calore del nucleo terrestre, ma prodotta attraverso un processo nucleare naturale di fissione degli atomi nelle profondità della crosta terrestre.

Si formerebbero cosi raggi alfa, beta e gamma più o meno assorbitili dalla terra stessa, mentre particelle neutre, l’irraggiamento di neutroni, raggiungerebbe la superficie del suolo.

 

Molti altri ricercatori poi sottolinearono che l’effetto dell’irraggiamento cosmico e tellurico provoca delle risonanze ed interferenze dalla superficie del suolo agli strati più elevati dell’atmosfera, e, queste interferenze formano un campo che penetra tutto in modo più o meno attivo, piante, animali e uomo.

Rete di Curry

Rete di Hartmann

Esiste un’altra rete di natura elettrica e di struttura cubica, scoperta dal Dott. Manfred Curry, che si posiziona diagonalmente rispetto a quella di Hartmann. Le fasce si propagano da nord nord-ovest a sud sud-est e da sud sud-ovest a nord nord-est, formando un angolo di circa 45° rispetto all’asse magnetico terrestre.

 

Reticolo di Curry

Questa struttura varia d’intensità e frequenza in relazione al luogo, alla latitudine e longitudine, alle condizioni climatiche, alle intensità delle radiazioni cosmo-telluriche e alle interferenze tecniche dei campi elettrici. 

La larghezza delle fasce è di circa 50 cm ed è soggetta a variazione nel corso del giorno e della notte.
I lati, di circa 3.50 mt, così come le fasce, possono essere estremamente variabili, condizione che rende difficile la loro individuazione.
I nodi perturbanti, che nella Rete di Hartmann possono raggiungere, se non amplificati da altri fattori, una dimensione di circa 30 cm. di diametro, nella Rete di Curry possono arrivare ad assumere dimensioni di 1 mt.
Se sostare su un nodo di Curry durante il giorno, in posizione statica e per un tempo prolungato, può generare una serie infinita di disturbi, riposare o dormire può divenire causa destabilizzante per il nostro organismo trasformando i disturbi in gravi patologie.
L’ipotesi di una sovrapposizione dei nodi di Hartmann con quelli di Curry può comportare una condizione degenerativa ancora più grave.

Nel 1960 Hartmann verificò tramite un apparecchio,
ohmetro, che la resistività cutanea, ovvero la resistenza elettrica al passaggio di una piccola corrente, di persone poste in zone geopatogene, era superiore a quella di persone poste in zone neutre.
L’aumento di resistività indicava la riduzione delle capacità immunitarie, le alterazione della circolazione e dell’equilibrio acido-basico.
Con questo voleva puntualizzare che nella cellula sana l’equilibrio elettromagnetico perfetto tra nucleo e membrana,  e la normale attività della cellula, polarizzazione e depolarizzazione delle sue membrane, incideva sul funzionamento della pompa sodio-potassio, ma se il corpo si trovava in una zona geopatogena o elettrica, questa fase cellulare veniva disturbata, e le cellule non riuscivano a rigenerarsi.
Una vasta documentazione scientifica prova l’esistenza di un complesso campo di forze, d’origine soprattutto tellurica, che avvolge come una potente rete, anche se invisibile, tutta la superficie terrestre, e l’uomo è spesso vittima inconsapevole di queste forze che possono provocare disturbi come insonni, cefalee, o altro,  fino ad arrivare a malattie più gravi come quelle cardiache, i tumori o malattie immunitarie.
Il lavoro compiuto dal radiestesista, specialista in questo ambito come in quello della rabdomanzia, ovvero la ricerca dell’acqua, è perciò di enorme importanza anche se ancora non pienamente riconosciuto dalla Scienza ufficiale.

Geopatie

La “geopatia” (dal greco “geos” terra e “patos” soffrire), è un insieme di disturbi determinati dalle onde radianti emesse dal nostro pianeta. Si è soliti distinguere due tipologie fondamentali di geopatie:

 

  • Geopatie in cui vi è carenza di energia – caratteristica è la diminuzione di energia vitale con un proporzionale aumento di freddo e passività. Tipico è l’aspetto stanco ed emaciato, con il viso sofferente ed occhiaie scavate. L’esaurimento psicofisico non consente il sonno ristoratore: ne deriva una grave stanchezza al risveglio. Una delle cause principali di questa tipologia di geopatia è la presenza di corsi d’acqua sotto o nei pressi del luogo ove si è soliti vivere e/o riposare.
  • Geopatie in cui vi è un eccesso di energia – caratteristico è l’aumento di calore. Tipico è l’aspetto florido ma sofferente, “falsamente” sano, tendente a stati “iper” (iperglicemia, ipertensione, ecc.). Tra le cause principali di questa tipologia di geopatia sono da annoverare la presenza di “faglie” (accostamenti di due o più terreni diversi nella loro natura) ovvero controsoffittature, cantine, ecc . (cavità chiuse),  caldaie, frigoriferi, automobili, ecc. (masse ferro-magnetiche), poste nei pressi dei luoghi ove si è soliti riposare e/o passare gran parte della giornata: gli ioni così generati determinano l’insorgenza di punti radianti che, artificiali, amplificano fortemente gli effetti della rete di Hartmann.

 

 

Fin dall’antichità l’uomo prima di costruire le proprie case e’ sempre stato attento a valutare il luogo attorno a se’  dal punto di vista magnetico (geopatico). 

Si ricordano i romani che facevano soggiornare le proprie greggi per un anno negli appezzamenti di terreno dove poi avrebbero costruito le proprie abitazioni.

Al termine del periodo se gli organi interni degli animali non avevano sviluppato particolari malattie procedevano con la costruzione .

Per valutare se un terreno è sano bisogna accertarsi che non sia su una faglia, spaccatura di massa rocciosa con slittamento di due tronconi in senso verticale od orizzontale (es. la faglia di Sant’Andrea in California).

Molto spesso l’incontro di terreni con caratteristiche di conducibilità molto differenti (differenza di potenziale marcata) esempio argilla (bassa resistività ) e sabbia asciutta (alta resistività) produce un irraggiamento sufficiente  a perturbare sensibilmente una persona ferma in un posto fisso (letto).

I geofisici americani Williams e Lorenz utilizzavano una camera  di ionizzazione posta sul loro veicolo per  individuare con precisione le faglie. La ionizzazione prodotta al di sopra di queste faglie era 50 volte superiore rispetto ai terreni contigui e la bussola indicava una leggera deviazione del nord magnetico .

L’ irraggiamento gamma è provocato dal deposito  di materiali radioattivi in seguito al passaggio di acqua sotterranea nel fondo di certe faglie (faglie umide) e dalla presenza di gas concentrati (radon) la cui risalita e’facilitata dalla rottura della crosta.

L’ irraggiamento è tre volte più intenso di notte che di giorno.

Le correnti d’acqua sotterranea sono dotate di proprietà elettrochimiche. Lo strofinamento sotterraneo genera un  innalzamento dell’energia radiante naturale misurata in millivolt.

Nelle vicinanze dei corsi d’acqua ( dove c’e’ alta velocità) in un terreno si e’ osservato un abbassamento della griglia dei neutroni termici con un innalzamento di raggi gamma sulla superficie dove si trova la vena d’acqua .

L’acqua nel sottosuolo raccoglie tracce di radioattività e riesce a caricare argilla, ghiaia e pietra  che diventano a loro volta irradianti. L’acqua  ha un’effetto condensatore (pila) assorbe l’energia ionica del terreno e quando arriva a saturazione emette scariche di raggi gamma ionizzanti. Questi  fenomeni sono molto probabili soprattutto in presenza di sovrapposizioni di più vene d’acqua , gas Radon, faglie e cavità del suolo.

 

Vitruvio, nel “De architetura” racconta che prima di edificare una casa o una città i romani lascivano pascolare sul terreno scelto un gregge di pecore per poi esaminarne le interiora. Oggi si sa che queste pratiche che sanno di magia hanno una base reale.

La terra, già immersa in un vasto campo di radiazione naturale, indispensabile per lo svolgersi della vita, produce essa stessa delle radiazioni; se in un luogo queste sono in eccesso, ne risentirà il funzionamento del fegato, che, regolando e filtrando il sangue, è la prima barriera che il corpo oppone ai raggi tellurici .

Il primo che segnalò, nel 1937, al Congresso internazionale della stampa scientifica, la presenza sulla terra di un campo elettromagnetico a struttura reticolare simile a quella dei meridiani e dai paralleli geografici, fu Peyré. Le sue ipotesi vennero riprese e sistematizzate poi da altri ricercatori, in particolare da Ernst Hartmann, dell’università di Heidelberg, considerato uno dei pionieri della geobiologia.

Hartmann parla di rete globale, o rete H, che sarebbe distribuita sull’intera superficie della terra e si innalza attraverso tutta la biosfera facendo supporre un irraggiamento proveniente dall’interno del globo. La maglia, che si restringe verso i poli e si allarga verso l’equatore, è composta da fasce larghe circa venti centimetri: determinare la loro posizione precisa è possibile ma difficile per la relativa instabilità, perché risente dell’influenza dei fattori geofisici e delle perturbazioni elettromagnetiche naturali e artificiali.

Le fasce del reticolo hanno effetti negativi, soprattutto nei punti di incrocio, detti nodi H, che sono energeticamente più attivi. Sarebbero veramente nocivi quando coincidono con altre perturbazioni dovute a fonti sia naturali sia artificiali: a rendere più attivi un nodo H è la presenza nel sottosuolo di corsi d’acqua, faglie, masse magnetiche e strutture metalliche .